Valpolicella - La Terra dei Vini Tedeschi | Tedeschi Wines
Tedeschi di nome, terroir della Valpolicella di fatto
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La sostenibilità Aziendale

Nel 2018, Tedeschi ha intrapreso un percorso di certificazione volontaria di sostenibilità, affrontando il processo a 360 gradi con un’attenzione particolare alle questioni etiche richieste da specifici mercati. Oggi, l’azienda è certificata secondo gli standard Biodiversity Friend ed Equalitas, un progetto distintivo dedicato alla sostenibilità nella filiera del vino, che integra le buone pratiche sociali, ambientali ed economiche con indicatori di misurazione precisi. Tra i requisiti principali della certificazione, vi è la redazione del bilancio di sostenibilità, che analizza diverse aree critiche, definisce obiettivi e delinea azioni di miglioramento. La certificazione richiede inoltre la valutazione del bilancio del carbonio e del bilancio idrico sia per l’intera organizzazione che per i cru aziendali.

 

Bilancio di sostenibilità

“Siamo più che mai convinti che ogni nostro vino non debba essere solo buono ma vero, autentico con un carattere distintivo frutto della nostra storia, figlio della nostra terra, risultato di una passione di famiglia.”

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Zonazione e caratterizzazione dei suoli

Tedeschi da sempre è sensibile alle tematiche ambientali e allo studio della vigna; da qui la decisione, intorno al 2010, di avviare la prima zonazione e caratterizzazione dei vigneti nell’area della Tenuta di Maternigo (Valpolicella Orientale) e in quella Classica. La zonazione, cioè lo studio pedologico dei vigneti, permette di capire il diverso comportamento delle vigne a seconda della zona in cui vengono coltivate; per questo è una branca della conoscenza sempre più imprescindibile per produrre vini di qualità.

 

Riccardo Tedeschi si è posto una domanda cruciale: una volta definite le diverse zone, è sufficiente gestire uniformemente quelle con caratteristiche simili? In altre parole, la vite si comporta sempre allo stesso modo in terreni con composizioni simili? Per rispondere a queste domande, Riccardo ha approfondito ulteriormente lo studio della caratterizzazione del suolo e delle piante, acquisendo conoscenze sempre più dettagliate sulla vite, il suo sviluppo e, di conseguenza, sulla crescita qualitativa dei vini.

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Il cambiamento climatico

Resistere al caldo, sapersi difendere dalle scottature, maturare il più tardi possibile. Sono solo alcuni dei cambiamenti che l’andamento climatico impone alle uve della Valpolicella e non solo. Tedeschi sperimenta nuove tecniche colturali in vigna per gestire nel migliore dei modi le conseguenze del cambiamento climatico “Sostenere la ricerca in ambito vitivinicolo è un dovere nei confronti di chi apprezza il nostro vino e significa anche fare del bene al nostro territorio. Quando poi sono i cambiamenti climatici a far suonare il campanello d’allarme, è doveroso proteggere il territorio ed il suo patrimonio” spiega Riccardo Tedeschi  “I cambiamenti climatici sono evidenti. Oggi non possiamo evitare di confrontarci con le sfide che arrivano dal surriscaldamento e da fenomeni atmosferici sempre più intensi e proprio per questo preoccupanti”.

Ogni acino un’intensa storia da raccontare
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Corvina

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Corvinone

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