Sinonimo di terroir e di Valpolicella in tutto il mondo
Tedeschi vanta un profondo legame con il territorio della Valpolicella, seguendo da sempre la strada della ricerca della qualità nei vini di terroir, prodotti esclusivamente da uve di collina. Sin dal 1630, la nostra famiglia ha creduto nel potenziale straordinario della produzione vinicola locale, valorizzandola in chiave moderna, con metodi innovativi di produzione e gestione ambientale , sempre alla ricerca di un vino capace di emozionare, e rendere omaggio a questa magnifica terra.
L’impulso alla storia moderna dell’azienda arriva agli inizi degli anni ’60, grazie a Lorenzo Tedeschi. Fu lui il primo a intuire le diverse potenzialità delle uve del vigneto Monte Olmi, entrato nelle proprietà della famiglia nel 1918, e a decidere di vinificarle separatamente dalle altre. Nacque così il primo vino simbolo di Tedeschi, emblema dell’azienda e di quest’area, l’Amarone Capitel Monte Olmi.
Per la famiglia Tedeschi, ascoltare costantemente esigenze, inclinazioni e ritmi della terra, è fondamentale per interpretare al meglio ogni singola vendemmia, cosicché anche la stagione, con le sue peculiarità, diventi parte integrante del vino prodotto. Abbiamo sempre creduto nei vigneti di collina, dove il terreno più povero riesce a donare vini più complessi e strutturati. È la terra il nostro principale punto di riferimento, una risorsa da accudire, seguire, rispettare e interpretare.
La storia di una vita in una vite: da generazioni ci impegniamo a esaltare il valore dei vitigni autoctoni, quali Corvina, Corvinone, Rondinella.
Uno dei primi Cru della Valpolicella, nato dalla felice intuizione di Lorenzo di vinificare separatamente le uve dell’omonimo vigneto. Fin da subito, l’idea di scrivere il nome del vigneto sull’etichetta. Era l’anno 1964.
Ci piacciono le sfide! Il terreno più povero ci regala un prodotto più complesso e strutturato. La qualità dei vini è sempre la nostra priorità assoluta.
Grande esperienza e rigore scientifico: questa è la formula che la nostra famiglia ha adottato per garantire un futuro al territorio, investendo sempre dove sappiamo di poter ottenere il meglio.
Il nostro essere sostenibili: è consapevolezza e insieme valorizzazione della bellezza di un patrimonio unico, dove abbiamo la fortuna produrre un grande vino, parte integrante del nostro patrimonio territoriale.
Vini territoriali dotati di grande personalità: complessità e struttura espressi sempre con eleganza.
Tedeschi è lieta di accoglierti in Valpolicella, la residenza di famiglia. Qui avrai l’opportunità di scoprire una delle tenute storiche della Valpolicella, di conoscere una famiglia radicata nella tradizione, ma con uno sguardo rivolto all’innovazione, alla sostenibilità, e alla profonda conoscenza del territorio. Questi valori sono il cuore dello stile Tedeschi, un mix unico di complessità, eleganza e carattere, che esprime autenticamente il territorio. Scegli una delle sei esperienze, disponibili dal lunedì al sabato, ti aspettiamo.
L’archivio dei vini Tedeschi è ora accessibile a collezionisti, operatori dell’alta ristorazione e appassionati, offrendo un patrimonio organolettico di inestimabile valore.
Abbiamo sempre creduto nel potenziale dei vigneti di collina: su terreni più poveri si ottengono vini più complessi e strutturati. Per la famiglia Tedeschi la terra è il punto di riferimento principale, una risorsa da accudire, seguire, rispettare e interpretare. Lorenzo Tedeschi ebbe la felice intuizione di vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi, creando uno dei primissimi cru della Valpolicella e dando vita a un vino che è diventato il simbolo della nostra azienda. Al Monte Olmi si sono aggiunti altri due Amarone cru, La Fabriseria e Maternigo. I vini Marne 180 e Ansari nascono invece dalla selezione di uve provenienti da diversi vigneti di collina.
Le uve provengono esclusivamente da vigneti di collina, dove terreni calcarei poco profondi, ventilazione costante e forti escursioni termiche permettono una maturazione ottimale delle uve, che si arricchiscono in aroma e colore, regalando poi vini di grande tipicità e complessità.
L’eccellenza dei nostri vini è il risultato anche della cura meticolosa delle uve dopo la raccolta. Per preservare l’integrità del frutto e la sua massima espressione aromatica, abbiamo sviluppato un sistema di appassimento controllato. I primi esperimenti risalgono al 1989, e nel 2005 abbiamo costruito un fruttaio con un sistema di controllo della temperatura, della ventilazione e dell’umidità. Questo sistema assicura che le uve appassiscano in condizioni ottimali, evitando lo sviluppo di muffe e mantenendo la freschezza aromatica.
Durante i tre o quattro mesi di permanenza nel fruttaio le uve subiscono trasformazioni complesse che teniamo costantemente monitorate: dalla diminuzione dell’acidità alla modifica del rapporto tra glucosio e fruttosio, che favoriscono la concentrazione di polifenoli, glicerina e altre sostanze.
Una volta ultimato l’appassimento, in gennaio le uve vengono ulteriormente controllate e quindi sottoposte a pigiatura. Il mosto ottenuto viene lasciato a lungo a contatto con le bucce, in un processo che può durare per alcuni mesi. Questa fase è cruciale per ottenere un vino che richiede lunghi tempi d’affinamento sia in botte che in bottiglia. Il risultato è un vino dalle caratteristiche inimitabili, un’espressione autentica del territorio, capace di invecchiare e di sorprendere per decenni.
L’Amarone della Valpolicella, oggi riconosciuto come il più pregiato dei vini veronesi e uno dei più importanti rossi italiani, nasce dall’evoluzione del Recioto, vino tra i più antichi della storia vitivinicola nazionale, celebrato da Cassiodoro, ministro del Re Teodorico.
Trattandosi di prodotti che richiedono un’altissima qualità delle uve e una cura minuziosa e pressoché artigianale in cantina, la quantità prodotta rimarrà sempre limitata per assicurare un’eccellente qualità del prodotto ed un emozione gustativa unica.